Test Alimentatore; Metodo Graffetta e controllo tensioni

Test Alimentatore; Metodo Graffetta e controllo tensioni

Come fare un primo controllo se il vostro alimentatore sta funzionando;

1.Per motivi di sicurezza, spegnere prima l’alimentazione, portare l’interruttore I/O sul retro dell’alimentatore (se disponibile) su “O”. (come mostrato in figura)


2.Scollegare il cavo di alimentazione CA dall’alimentazione.

3.Scollegare tutti i cavi dei dispositivi hardware dall’alimentazione.

4.Ricollegare il cavo di alimentazione CA all’alimentazione. Assicurarsi che il cavo di alimentazione CA sia collegato direttamente dalla presa a muro senza filtri ciabatte o UPS.

5.Mandare in corto il filo verde(segnale di ON) con una massa adiacente filo nero, sul connettore a 24 pin (come mostrato in figura) usando una graffetta o un pezzo di filo.

Se tutti i fili sono monocolore contate i pin sulla fila del gancio di fissaggio e mandare in corto il quarto(4) pin con una massa adiacente terzo(3) o quinto(5) pin , contando da sinistra a destra.
4 e 5 o 4 e 3 non fa differenza.

6.Accendere l’alimentazione; quindi portare l’interruttore I/O dell’alimentatore su “I”. (come mostrato in figura)

7.Se la ventola di alimentazione è in funzione, è probabile che funzioni.Per testare alimentatori fanless o semi-fanless, è possibile collegare semplici dispositivi o componenti. Ad esempio, una ventola e dei led per vedere se girano o si illuminano quando si accende l’alimentatore. Nota: Evitare di utilizzare più di un dispositivo quando si esegue il test d ‘avvio.

questo è solo una prima prova per controllare se l’alimentatore accende, per testare a fondo un alimentatore servono strumenti professionali, ma potete fare un controllo dei 3 voltaggi dell’alimentatore tramite il bios della scheda madre, la schermata di monitoraggio hardware (hardware monitor/pc healt status/ hardwar info) da qualche indicazione in più sulle tensioni rilevate, vediamo un paio d’esempi ;
vecchi bios

nuovi Bios UEFI

in base ai valori riscontrati avrete un primo quadro generale della salute del vostro alimentatore, questi valori non sono mai stabili ma variano di poco, in base al modello e al carico collegato all’alimentatore.

Adesso vediamo come interpretare questi valori:
la 12v è quella più importante è soggetta al carico più pesante dato che nei pc moderni si occupa di alimentate gran parte del carico che proviene dalla vostra cpu e dalla scheda video
le altre 2, la 5v e la 3,3v invece si occupano degli harddisk e della ram e delle periferiche USB

in ogni caso sono tutti importanti e nessuno deve uscire fuori dalle specifiche ATX.

la tolleranza di questi valori e del +/-5%, se esce da questo raggio d’azione significa che l’alimentatore non sta funzionando più bene, accusa i segni dell’età e i condensatori sono ormai esausti.
ecco una tabella riassuntiva delle specifiche ATX

tenete presente pero’ che quando siete sul bios il carico sull’alimentatore è basso, quando usate il pc aumenterete il carico e le linee tendono ad avere una caduta di tensione, se già a bios avere un “bell” 11.50 sulla 12v è probabile che andrete fuori specifica ATX durante l’uso del pc, con conseguenti malfunzionamenti, come riavvi improvvisi e schermate blu!

è anche possibile monitorare questi valori a sistema operativo avviato provando pure a dare carico tramite uno stress test di sistema, per completezza cito un paio di programmi utili in grado di leggere questi sensori da windows

  1. il programma proprietario della vostra scheda madre (se presente)
  2. 2 Aida64 extreme (free per 30 giorni)
  3. hwinfo (free)
  4. OTTC (free)

va ricordato che questi sensori possono pure non leggere il dato in modo preciso o corretto e avere il sensore sballato, pure i programmi sopra citati possono sbagliare, se per esempio leggete 9v sulla linea da 12v, ma non avete problemi è il programma che non sta interpretando il segnale del sensore in modo corretto, uno scarto del 10% dal valore indicato nella tabella comporta sicuramente un riavvio della macchina, uno scarto invece fuori di poco dalle specifiche ATX, magari solo del 5,2% potrebbe non far riavviare la macchina ma alla lunga portare alla rottura dell’hardware.
In alternativa si puo’ usare un multimetro,

mettendo il selettore su corrente continua;

il simbolo con la V e le 2 linee dritte e una scala adatta, per il nostro scopo va bene quella da 20v

mettere SEMPRE il puntale nero (com 1 in figura) su una massa del vostro alimentatore ( un pin collegato al filo nero dell’alimentatore) e con il puntale rosso del multimetro su un pin collegato ad un cavo colorato dell’alimentatore (o giallo, o rosso o arancione)

giallo del vostro alimentatore per testare la 12v, rosso per testare la 5v e su un filo arancione per la 3,3v

se il vostro alimentatore ha tutti i cavi neri potete aiutarvi seguendo gli schemi ATX su internet o con qualche ventola vecchia con connettore molex 4 pin

quindi se quei valori non rientrano nelle specifiche ATX il vostro alimentatore è da cambiare il prima possibile.

in fine faccio un accenno al Ripple, volgamente detto “corrente sporca”

purtroppo per testare il ripple del vostro alimentatore servirebbe un oscilloscopio e il semplice multimetro non basta, dai software non si puo’ vedere, non sottovalutate il ripple perché è “malefico” non si vede , non è facile da misurare e alla lunga porta alla rottura dell’hardware, soprattutto gli harddisk dove avete conservato anni e anni di foto ricordo! Il consiglio che posso darvi è di comprare un alimentatore di un marchio noto e affidabile, FSP, Evga o Seasonic, leggere le recensioni serie per quel determinato modello, e per serie intendo quelle dove viene analizzato pure il ripple oltre che alle cadute di tensioni, e non è facile nemmeno districarsi tra i tanti modelli che offre il mercato, ma state per certi che se costa 25€ quel ripple non ve lo toglie nessuno!

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